La Città di Lecce

Il barocco più bello di Puglia, Lecce

Bella e romantica, Lecce è una città d’arte che sorprende non solo per la ricchezza dei suoi monumenti ma anche per la vivacità e la luminosità dei suoi vicoli, pieni di gente e botteghe. Siamo a Lecce, piccola città del Salento, capoluogo della omonima provincia, e che fino a qualche decennio fa era la città frequentata principalmente dagli storici dell’arte.

Santa Croce Barocco Leccese anno 2006

Oggi invece, chi si aspetta di trovare in Lecce una cittadina di provincia chiusa tra i suoi palazzi e chiese barocche, resta incantato dalla vitalità e dal dinamismo della città. Infatti, insieme ai leccesi che numerosi animano i vicoli e le piazze del centro storico, ci sono anche i tantissimi turisti che affollano ogni giorno la miriade di locali sparsi tra i vicoli.

Questa sua vitalità, il sole che la illumina per gran parte dell’anno, la vicinanze alle spiagge del Salento, fanno di Lecce una delle mete turistiche più frequentate per tutto il periodo dell’anno.

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Il Barocco leccese

Spesso soprannominata la Firenze del Sud e conosciuta in tutto il mondo per il suo barocco, Lecce sa anche sorprendere da questo punto di vista. La città infatti è ricca di testimonianze preromane e romane, oltre che dell’epoca medievale e rinascimentale.

L’arte barocca si diffuse a Lecce nel corso del Seicento sotto la dominazione spagnola ed assunse sin da subito una caratteristica ed identità proprie tanto da costituire un genere preciso, barocco leccese. Il barocco nasce in un particolare periodo storico in cui Lecce conosce un periodo di fioritura economica e la Chiesa dà impulso alla realizzazione di luoghi di culto più sontuosi.

Il segreto di tutta la bellezza che inonda i vicoli del centro storico di Lecce, va ricercato nella materia alla base dei monumenti e l’arte dei maestri scalpellini. La pietra leccese, molto facile da lavorare unita all’inventiva e manualità di questi artisti-artigiani salentini ha creato dei capolavori unici al mondo.

Lecce, un po’ di storia

Lecce, le cui origini sono ancora avvolte nella leggenda, è stato un importante centro messapico identificato con il nome di Lupiae.

I Messapi erano un popolo di origine illirica che migrarono nelle terre salentine intorno al IX secolo a.c. . Si insediarono nella terra tra i due mari fondendosi con le popolazioni indigene e fondando la civiltà dei Messapi.

La bella Lupiae conobbe così un periodo di fioritura che perdurò per tutto il periodo romano. Risalgono a questo periodo infatti l’anfiteatro ed il teatro romano. La sua grandezza fece offuscare il prestigio della vicina Rudie le cui rovine emergono ancora oggi nel territorio della periferia di Lecce.

In seguito alle invasioni barbariche la città di Lecce decade per risollevarsi solo con l’arrivo dei Normanni.

Al pari delle altre terre circostanti, alla dominazione degli Normanni seguirà quella degli Svevi di Federico II e quindi degli Angioni.

Dopo l’arrivo degli Aragonesi seguirà la dominazione spagnola per circa due secoli, periodo in cui si svilupperà il barocco.

Quest’ultimo è anche il periodo in cui Lecce era un rifiorire di attività commerciali ed artigiane. Soprattutto, arrivarono grandi comunità di commercianti ed artigiani toscani, greci ed albanesi, ebrei, genovesi e veneziani. Di conseguenza, questo ha impresso un’orma cosmopolita alla città di Lecce.

Per concludere con la storia quasi recente, dopo l’unità d’Italia la città continuerà a svilupparsi per diventare un capoluogo di provincia nel 1927.

Archeologia e ritrovamenti a Lecce

A circa 3km dal centro storico di Lecce, insiste il Parco Archeologico di Rudiae, la città messapica prima e romana poi, famosa nella storia anche per aver dato i natali al poeta Quinto Ennio. Il sito è di grande interesse storico-culturale, racconta la storia dell’antica città di Rudiae, la cui importanza si deduce dall’imponenza della sua cinta muraria.

Gli scavi svolti nel corso del tempo hanno portato alla luce le fondamenta delle mura, cocci, cimeli, decorazioni e cornici, tombe ed il suggestivo anfiteatro.
E’ del gennaio 2015 il rinvenimento di una statua di marmo, forse di un imperatore, scolpita a grandezza naturale e posta probabilmente all’ingresso dell’anfiteatro.

Il Parco Archeologico di Rudiae è aperto ai visitatori solo il sabato e la domenica alle 17 e alle 18:30. Per tutti gli altri giorni solo su prenotazione. Per informazioni rivolgersi ai contatti indicati nel sito del Parco Archeologico di Rudiae o al Comune di Lecce.

Cosa visitare a Lecce?

  • L’ Anfiteatro Romano, dichiarato monumento nazionale, è di epoca romana e di notevole eleganza ed estensione. Si trova in Piazza S. Oronzo nel cuore di Lecce a pochi passi dal Duomo e da Santa Croce. Realizzato in pietra leccese era anticamente rivestito di marmi policromi. Sono visibili parte dell’arena e delle gradinate inferiori con le mura esterne.
  • Il Teatro Romano nei pressi del centro storico.
  • La Torre del Parco costruzione fortificata quattrocentesca.
  • Il Castello di Carlo V, edificato su un altro edificio più antico, probabilmente angioino od aragonese. Ubicato al centro delle vie di comunicazione tra l’abitato ed il mare, per difendere le porte della città dagli attacchi Turchi.
  • Tutte le chiese del centro storico di Lecce

Il centro storico sulla strada del barocco di Lecce

Il barocco è il vero simbolo e l’architettura più affascinanti di Lecce. Un barocco elegante e ridondante nello stesso tempo. Le decorazioni floreali, mascheroni e putti, danno alle piazze ed alle facciate delle chiese quell’aspetto elegante e scenografico che hanno freso famosa Lecce.

Il segreto della bellezza del Barocco Leccese è quello della pietra leccese. Si tratta infatti di una particolare qualità che la rende dura ma compatta e lavorabile.

Saranno le mani sapienti degli artigiani locali a trasformarla nelle bellissime opere di chiese e palazzi di Lecce.

  • Piazza Duomo è scenograficamente una delle più belle piazze d’Italia. Le chiese ed i palazzi sono armoniosamente inseriti nello spazio urbano lasciando il visitatore stupefatto di tanta eleganza e bellezza. All’interno della piazza, la Cattedrale della Madonna Assunta e le sue due facciate. A dominare la scena il Palazzo Vescovile (“Episcopio”) ed il Campanile.
  • Chiesa di San Giovanni Evangelista (1133)
  • Cattedrale della Madonna Assunta (1144)
  • Chiesa dei Santi Niccolò e Cataldo (1180)
  • La chiesa di S. Matteo (1667), eccelso esempio di linea curva e movimento, inserita tra bei palazzi nobiliari.
  • Chiesa di Sant’Irene dei Teatini (1591), protettrice della città, dalla suggestiva facciata ricca di linee e decorazioni.
  • La Chiesa di San Francesco della Scarpa
  • Chiesa di San Giovanni Battista del Rosario.
  • La Chiesa del Gesù (1575) dei Gesuiti
  • Basilica di Santa Croce (1549) è forse il simbolo più eccelso del barocco leccese. Una vista che lascerà senza fiato! Indimenticabile la sua facciata elegantemente decorata ed il suo magnifico rosone.
  • Chiesa di S. Chiara (1687)
  • Il Palazzo dei Celestini e le porte della città cinquecentesca, in stile barocco anch’esse, Porta S. Biagio e Porta Rudiae.
  • Le Botteghe della Carta Pesta. Il dedalo di vicoli del centro storico di Lecce è un pittoresco affresco di un mondo fatto di artigiani particolari. Ci sono gli artisti che lavorano la cartapesta, un’arte che ha realizzato nei secoli le suggestive statue delle chiese di Lecce e del Salento.
  • Abbazia di Cerrate del dodicesimo secolo ed il Museo delle Tradizioni Popolari.

Una giornata al mare, le bellissime spiagge di Lecce

  • La spiaggia di S. Cataldo è la spiaggia più prossima alla città dalla quale dista pochi chilometri.
  • Frigole, posta leggermente più a nord con il suo piccolo porticciolo. La spiaggia è di sabbia ed è servita da diversi stabilimenti balneari.
  • Torre Chianca, dominata da una torre cinquecentesca Spiaggiabella
  • Torre Rinalda e Casalabate dove ci si può anche fermare per una visita all’Abbazia di Cerrate (XII secolo) ed il Museo delle tradizioni popolari.
  • Dopo Casalbate la costa si fa rocciosa e l’acqua resta limpida e bassa fino a Torre Specchiolla, dove si staglia l’omonima torre.
  • località Canuta è un’altra bella spiaggia di sabbia dorata ed acque cristalline.

Da Lecce, al Pescoluse, le spiagge tropicali del Salento

Se soggiornate a Lecce un’idea per una gita fuori porta potrebbe essere quella di raggiungere le famose spiagge di Pescoluse. In auto percorrendo la statale in direzione Gallipoli e poi proseguire per Santa Maria di Leuca. La strada è abbastanza scorrevole fino ad imboccare lo svincolo che vi porterà a Pescoluse.

Spiaggia e mare

Ciò che colpisce il visitatore è sempre la bellezza di queste spiagge, loro luminosità, la sabbia dorata ed i fondali bassissimi. Ovviamente l’acqua è cristallina ed i pesciolini sguazzano felici tra i piedi dei bagnanti.

Molto spesso sono paragonate alle spiagge tropicali di paradisi lontani. Anzi, per identificarle, si fa riferimento ad un noto stabilimento balneare della zona, divenuto ormai un brand, tutto salentino: Le Maldive del Salento.

Le spiagge di Pescoluse, insieme a quelle di Torre Pali e Posto Vecchio fanno parte del territorio del comune di Salve. Un territorio oltre che splendido dal punto di vista paesaggistico, ricco anche di testimonianze archeologiche, grotte, ripari della preistoria, antiche tombe e graffiti.

L’intera spiaggia di Pescoluse è ben servita da ampie aree parcheggio, grandi tratti di spiaggia libera, stabilimenti balneari, lidi attrezzati.

Anna Maria Ciardo
Anna Maria Ciardo