dal 11-1-2014 al 12-1-2014 #fanove #castellanagrotte #tradizioni
Tanti sono i “rituali” in Puglia a gennaio, mese simbolo di antiche rinascite dopo pestilenze e malattie, quelle azioni umane realizzate per tradizione, alle quali viene attribuito spesso un valore simbolico. Le “fanove” di Castellana Grotte sono uno di essi, un intreccio tra devozione popolare e folclore.
Questo rito ancora oggi non può essere considerato come un semplice insieme di espressioni solenni, di prescrizioni, di regole, di atti meccanici, anche se non mancheranno manifestazioni popolari di enogastronomia e danze alla luce dei fuochi; il rito va penetrato nella sua essenzialità.
La sera dell’11 gennaio e per tutta la notte, 61 falò, esaminati da un comitato apposito che a fine festa decreterà un vincitore, arderanno in città e nelle campagne del territorio castellanese: il simbolo del fuoco qui, è l’espressione di un linguaggio universale, e in esso l’elemento essenziale non è il segno, ma il significato inserito nel segno.
Infatti con i falò si ricorda la data dell’11 gennaio del 1691, quando a Castellana la peste imperversava: quella notte due sacerdoti ebbero la certezza che la Madonna della Vetrana avrebbe liberato Castellana dalla peste. Il 12 gennaio avvenne il miracolo: si vide la peste abbandonare l’abitato e molte persone guarire dopo l’applicazione dell’olio miracoloso della lampada votiva che ardeva davanti all’immagine sacra della Vergine. Il fatto è documentato anche da schede notarili.
Per evitare l’incedere del contagio, si dette fuoco a tutto ciò che era stato in contatto con il morbo.
Il simbolo del fuoco e delle “fanove” dunque riveste un suo specifico valore pregnante e condensativo, ed assume a Castellana una duplice funzione evocatoria e riassuntiva, basti pensare alle suppellettili bruciate all’epoca. Il 12 gennaio 2014, inoltre, i festeggiamenti proseguiranno con la festa patronale in onore della Patrona la Madonna della Vetrana.
Come in ogni comunità anche a Castellana è insorta l’esigenza di una più profonda realizzazione, della ricerca di un aspetto più elevato del vivere, la ricerca spirituale; anche per il 2014 sarà dunque vivo il culto della “diana”: un folto gruppo di devoti, accompagnati dalla banda cittadina che esegue una marcia lenta (detta appunto Diana), visiterà qualche notte prima dell’11 gennaio i frantoi oleari della zona, per rievocare la raccolta dell’olio utile ad alimentare la lampada benedetta.
Dalla Rubrica Eventi in Puglia di Puglia.info