Un nuovo museo della civiltà contadina in Salento

Nell’Archeodromo Kalos a Caprarica di Lecce gli antichi mestieri della civiltà contadina

Il Museo della Civiltà Contadina è una nuova sezione aperta nel 2014 all’interno dell’Archeodromo Alos a Caprarica di Lecce.

Trullo del Salento chiamato più precisamente paiara o Pajara. Costruzione realizzata interamente da pietre con una tecnica che permette di avere fresco d'estate e caldo d'inverno.

Lo scopo dell’iniziativa è quello di raccogliere e conservare attrezzi da lavoro agricolo e domestico utilizzati tra la fine dell’800 e l’inizio del’900 in Salento.
L’idea del Museo è nata grazie ai collaboratori dell’archeodromo i quali credendo in questo progetto, hanno provveduto a catalogare e raccogliere sistematicamente tutti gli oggetti esposti.

Gli strumenti e gli attrezzi, opportunamente restaurati, testimoniano la vita che si svolgeva nella zona del leccese in condizioni economiche ed ambientali assai difficili.
Nel Museo sono documentate le diverse attività artigianali tipiche del passato, gli antichi mestieri che diversamente sarebbero perduti per sempre.

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Particolare attenzione sarà rivolta alle scolaresche, che potranno effettuare visite guidate, laboratori didattici e riproposizioni degli antichi mestieri.

All’interno infatti verranno ricostruiti gli ambienti ed i mestieri di un tempo, in particolare le attività artigianali degli antichi rioni salentini. Si troverà quindi l’arrotino, il sellaio, il calderaio, il ciabattino, il fornaciaio, il conciapiatti, il panieraio, muratore, il fabbro, il mastro d’ascia, l’ebanista, il sarto. E poi ancora il conciapelli, il barbiere, lo scalpellino.
Alcuni spazi sono riservati alla ricostruzione di spazi di vita di un tempo. Quindi ritroviamo gli ambienti di una casa tipica o di una cantina compreso anche gli oggetti in uso nella vita di ogni giorno.

L’Archeodromo Kalos a Caprarica di Lecce

Una grande parte dell’intero Archeodromo è dedicata al popolo dei Messapi. Ancora si sa molto poco di questa civiltà fondata da naufraghi cretesi secondo alcuni studiosi o da popolazioni illiriche.

La loro economia si basava sull’allevamento e sull’agricoltura, vivevano in grotte e in case organizzate in villaggi ed avevano un sistema sociale triangolare al cui vertice c’era un re.

Si conoscono oggi i nomi di alcuni dei loro insediamenti: Basta, Hidruntum, Uria, Rudiae, Veretum (Patù), Brundisium, Lupiae. Sono famose anche le loro guerre contro Taranto, contro Siracusa e Alessandro D’Epiro.

Cento pietre a Patù e chiesa San Giovanni Battista

L’archeodromo, situato sulla Serra di Galugnano accoglie i turisti con le sue splendide ricostruzioni tra natura e archeologia e laboratori di ceramica e cartapesta.

Immersi nella tipica vegetazione mediterranea i visitatori potranno ripercorrere tutte le fasi evolutive dell’uomo, tra dolmen e menhir con la produzione dei primi manufatti in pietra e ceramica.
Si vive la vita in campagna del periodo medievale, con i sistemi di stoccaggio delle granaglie, la bottega del fabbro. Anche la lavorazione dei tessuti e altre botteghe artigiane come quelle del ceramista e del ceramografo.

Si possono osservare i rituali di libagione alla Dea Thana, i rituali funerari, l’eschara alla Dea Erzeria e la grotta di Demetra.

Anna Maria Ciardo
Anna Maria Ciardo