IL GARGANO, natura, tradizione, folklore, mare

Mare e montagna, natura e tradizioni, fede e buon cibo, il Gargano è la destinazione vacanza ideale per tutti!

Il Gargano è quella parte della Puglia settentrionale bagnata per tre lati dal mare e conosciuta come lo sperone d’Italia.

Foto Pescatori nel mare di Puglia

Il suo paesaggio così variegato ed incontaminato della Puglia incanta da sempre per la sua bellezza ed unicità. Un territorio molto vario, sicuramente diverso dal resto della Puglia, dove convivono le foreste ed i laghi, ma anche le spiagge bianche ed un mare con una costa spettacolare; promontori calcarei e fertili pianure,  antichi santuari e grotte preistoriche, suggestivi borghi medioevali e splendide città.

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Per chi ama la natura il Gargano è il posto giusto. Si può scegliere di praticare trekking e bici lungo le vie degli antichi tratturi, scegliere i percorsi del Parco alla ricerca delle 50 specie di orchidee selvatiche! Oppure visitare l’area delle Saline di Margerita di Savoia, imbarcarsi alla scoperta dell’arcipelago delle Isole Tremiti, fare snorkeling tra i fondali incontaminati della costa.

Nello sperone d’Italia si trova il grande polmone verde della Puglia, un autentico laboratorio naturalistico a cielo aperto e tutelato dal Parco Nazionale del Gargano e della Foresta Umbra. Questa suggestiva foresta, ombrosa a cui deve il suo nome, è una faggeta dove vivono e si riproducono anche specie particolari di animali selvatici. Per la loro tutela ci sono delle aree dove è severamente vietato l’accesso anche a piedi!

Per chi desidera una vacanza al mare all’insegna del relax sulla costa più fotografata d’Italia, allora il Gargano è il posto giusto!

Spettacolari scogliere che si accendono al sole e che si inabissano nell’azzurro del mare! Superfluo ricordare Peschici, Vieste, Rodi Garganico e Mattinata, le bellissime località  non a caso tra le più conosciute. Villaggi, residence, campeggi, case vacanza, spiagge bianchissime e mare pulito, meta anche per il turismo religioso ed un’offerta turistica variegata e con servizi all’avanguardia da sempre. Un pezzo di mondo conosciuto e fotografato da tutti che ha ispirato artisti come Max Gazè con la sua Pizzomunno e Lucio Dalla entrambi stregati dalla bellezza e dal fascino del Gargano.

Castelnuovo della Daunia

Castelnuovo della Daunia è un paese molto antico, risalente ad alcuni secoli prima dell’anno mille, ai confini della regione Abruzzo. La Daunia era una regione abitata da una dele popolazioni di origine illirica, provenienti cioè dall’area balcanica corrispondente alla ex Jugoslavia, che già da molto tempo si erano insediate in Puglia, nel territorio dell’attuale provincia di Foggia.

Da visitare in paese l’antica Chiesa Parrocchiale intitolata a Maria SS. della Murgia, eretta agli inizi del tredicesimo secolo, che presenta interessanti pezzi storico-artistici, come il cinquecentesco ciborio di pietra ed un coro ligneo del settecento.

Il Convento dei Frati Minori terminato intorno al 1600, conserva interessanti tele del settecento.

Altre chiese sono San Nicola, e la Chiesa dell’Incoronata, che ospita un’interessante statua lignea della Madonna di epoca settecentesca.

Il Lago di Varano

Il Lago di Varano, è uno specchio d’acqua che si trova sulla costa nord del Promontorio del Gargano.

In realtà più che di un vero e proprio lago si tratta di una laguna, un insenatura in che ha finito per chiudersi lungo la linea del mare assumendo l’aspetto lacustre che oggi lo contraddistingue.

All’interno del lago sfociano due sorgenti d’acqua dolce, mentre due canali lo collegano con il mare Adriatico. Si stima che l’avvenuta chiusura degli argini sul mare sia avvenuta intorno all’anno mille, perché testimonianze più antiche parlavano ancora del sito come di un golfo.

E’ un’area di grande interesse per i naturalisti perché nelle acque del lago trovano rifugio e riparo un nutrito numero di specie di uccelli migratori.

Il Parco Nazionale del Gargano

Il Parco Nazionale del Gargano è una delle più importanti aree protette della Puglia.

Comprende l’intero promontorio del Gargano ed il piccolo arcipelago delle Isole Tremiti a loro volta circondate da un‘Area Marina Protetta istituita allo scopo di tutelarne l’importanza naturalistica.

Il Parco infatti comprende un’estesa distesa di foreste delle quali la più preziosa è sicuramente la Foresta Umbra, un’importante fitta boscaglia che crea un ambiente fresco e ombroso. La vegetazione è formata da faggi nelle sue parti più elevate, querceti nella parte intermedia e bosco mediterraneo nella parte bassa. Nel suo interno vivono protetti molti esemplari di fauna boschiva, come cinghiali, volpi e caprioli.

Fanno parte del Parco Nazionale del Gargano anche gli altopiani carsici caratterizzati dalla pietra affiorante dal terreno e dai fenomeni del carsismo. L’erosione della pietra da parte da parte dell’azione congiunta delle acque e del vento ha creato le meraviglie dei canyon e delle gole, delle doline ed inghiottitoi. Anche la bellezza delle costa è compresa all’interno del Parco Nazionale del Gargano. Una lunga serie di scogliere che in alcuni punti sono molto elevate e si gettano a picco nel mare, mentre a tratti aprono a piccole e profonde insenature e splendide spiagge.

Appartengono al Parco anche le due lagune, quella di Varano e di Lesina ed il Lago Salso. Quest’ultima area nei pressi di Manfredonia a sud del Gargano è un’Oasi gestita dal WWF e rappresenta una delle zone umide più importanti dell’Italia meridionale. Sicuramente una meta irrinunciabile per gli appassionati in quanto l’area comprende ambienti di elevato interesse faunistico grazie alla presenza di anatre, aironi, cicogne bianche, fenicotteri, gobbi rugginosi.

Varano e Lesina sono spesso denominati dei laghi in realtà sono delle insenature dove la linea del mare si è costruita nel tempo con il deposito di terra e detriti chiudendone gli specchi d’acqua.

l parco è oggi la meta di molte escursioni degli amanti della natura, ed ogni anno riceve la visita di migliaia di turisti.

La Città di Troia in Puglia

Le origini di Troia, comune di quasi 8.000 abitanti in provincia di Foggia, sono antichissime e per alcuni studiosi risalirebbero addirittura all’epoca delle guerre con l’omonima città di Troia in Asia Minore. Ritrovamenti archeologici farebbero risalire l’origine del vecchio borgo al periodo precedente le Guerre Puniche. Fino all’anno mille, anno della sua fondazione ufficiale, la città è stata per secoli identificata con nomi diversi.

La sua fondazione nasceva dalla necessità di costituire una roccaforte bizantina in una terra contesa per secoli con i Longobardi.

Tra gli assedi subiti dalla città anche quello di Federico II, mentre il Papa delle Crociate, Urbano II vi organizzò il suo Concilio di Troia.

La città di Troia è ricca di tesori artistici che vale la pena visitare.

  • Chiesa di San Basilio (XI secolo), La Concattedrale: splendida Basilica intitolata a Santa Maria Assunta e fu realizzata nel corso del XII secolo sulle fondamenta di un edificio bizantino. Il particolare che salta agli occhi è lo splendido Rosone singolare nella realizzazione e carico di elementi simbolici. All’interno il Museo del Tesoro con la particolare Sala dei Misteri che conserva le statue in cartapesta che nel Settecento sfilavano per i vicoli il Venerdì Santo.
  • Il Palazzo D’Alavos ed i suoi Fantasmi

Dell’area di Troia sono rinomati i frutti della produzione agricola, che costituisce la risorsa principale del territorio, l’olio extravergine di oliva e soprattutto il vino, denominato Nero di Troia.

Tra gli eventi e le ricorrenze più importanti di Troia ricordiamo quella dedicata ai Santi Patroni della Città. A partire dal 18 luglio per tre giorni Troia festeggia la traslazione delle spoglie di tre Santi, Eleuterio, Ponziano ed Anastasio nel corso del XII secolo. Questi Santi insieme a Secondino e Urbano (Il Papa) diventeranno i Patroni della città e le loro 5 statue sfileranno insieme sulle spalle dei fedeli in processione durante le celebrazioni.

Anche la festa di San Giovanni di Dio a Troia è una ricorrenza alla quale la città è molto devota. Le sue origini risalgono al secolo XVI ad opera di alcuni confratelli dell’Ordine Monastico Fatebenefratelli. In occasione della festa e per ricordare il miracolo ottenuto, le campane della festa intonano un concerto campanario composto da tre elementi.

Come in tutta la Puglia inoltre, molto suggestivi sono i riti legati alla Settimana Santa e quello legato alla Processione del Bacio. Si tratta di una tradizione le cui origini si perdono nei secoli: sarebbero di derivazione spagnola e comunque riprenderebbero le basi delle sacre rappresentazioni medioevali.

La Processione del Bacio a Troia si svolge la domenica di Pasqua nel pomeriggio. Le due statue, quella della Madonna e quella del Salvatore, partendo una dalla Chiesa di S. Domenico e l’altra da quella di S. Francesco. Percorreranno il corso principale per arrivare sul sagrato della Cattedrale dove avverrà il rito del Bacio tra le due statue.

Vico del Gargano

Vico del Gargano è immerso in uno dei territori più suggestivi ed interessanti del Promontorio del Gargano. Nel Cuore della Foresta Umbra a poco più di 10 chilometri e vicinissimo al mare che dista solo 6 km.

Il suo borgo medioevale, i paesaggi, la storia e le tradizioni hanno permesso a Vico del Gargano di rientrare nella lista dei borghi più belli d’Italia. Boschi, colline, vicoli, storia, tradizione ma anche spiagge come le piccole frazioni sul mare di Calenella e San Menaio.

Il Centro storico della cittadina è dominato dal Castello Normanno-Angioino, il centro storico con il famoso Vicolo del Bacio, un viottolo strettissimo e luogo preferito dagli innamorati per incontrarsi.

Tanti palazzi e chiese ingentiliscono il borgo antico: la chiesa più antica di Vico del Gargano è quella “della Beatissima Vergine Assunta”. Fuori dall’abitato, tra le quali la trecentesca Chiesa di San Marco, la Chiesa di San Giuseppe che conserva una pregiata statua lignea di Gesù Cristo.

All’interno della Chiesa di Santa Maria degli Angeli invece si possono ammirare diverse tele seicentesche ed un celebre Crocifisso di legno di autore anonimo. La quercia secolare sul sagrato della chiesa ricorda la vegetazione tipica di questo tratto di territorio un tempo interamente coperto da boschi e foreste.

San Marco in Lamis

San Marco in Lamis è uno dei Borghi del Promontorio del Gargano legato all’itinerario della Via Longobardorum, la via sacra dei Longobardi che conduceva al Santuario di S. Michele Arcangelo.

Come tutti i borghi del Gargano ha una storia lunghissima da raccontare e strettamente legata alla vicenda del vicino Santuario di San Matteo e del il Convento di Santa Maria di Stignano.

Sono entrambi luoghi celebri per la storia di devozione e di religiosità lungo quella che un tempo era la Via Sacra dei Longobardi. Il lunghissimo percorso di pellegrinaggio legava infatti Mont Saint Michel in Francia con il Santuario di S. Michele Arcangelo a Monte Sant’Angelo in Puglia.

Il Santuario di San Matteo, dall’aspetto di una fortezza, ancora oggi è meta non solo di tanti fedeli e pellegrini, ma anche di molti appassionati dalla ricchezza della sua Biblioteca.

Il Convento di Santa Maria di Stignano nasce per la stessa ragione, offrire ai pellegrini un luogo di ricovero lungo la marcia di avvicinamento al Santuario di Monte Sant’Angelo. La facciata sobria nasconde un bellissimo loggiato cinquecentesco e diverse pitture sulla vita di San Francesco d’Assisi.

Il paese di San Marco in Lamis infossato nel vallone dominato dal Santuario di San Matteo, possiede un affascinante centro storico, fatto di stradine vicoli e scalinate che si dipanano tra le case basse e bianche e disposte a schiera.

Rignano Garganico, il Balcone delle Puglie

Soprannominata il Balcone delle Puglie, Rignano Garganico è una cittadina molto graziosa della provincia di Foggia. La sua posizione particolarmente privilegiata permette una vista splendida sul territorio della Capitanata, spaziando per il Tavoliere delle Puglie fino a vedere Bari ed il Subappennino Dauno.

Dalla sommità del colle a più di 600 metri sul l.m si trova Località La Croce, posto particolarmente bello per godersi il panorama e dal quale si lanciano gli appassionati di deltaplano.

Anche i documenti storici fanno risalire la nascita di Rignano Garganico intorno all’anno 1000, la cittadina ha certamente un’origine molto più antica. Il suo territorio ha infatti restituito centinaia di reperti archeologici che attestano la presenza dell’uomo sin dal Paleolitico.

Rignano Garganico sorge sulla cima di un monte e forse un tempo doveva essere una cittadina fortificata cinta da mura. Il Castello Baronale che oggi ammiriamo presenta una torre risalente all’XI secolo mentre il suo centro storico è un dedalo di vicoli e scalinate scavate nella roccia.

La sua posizione particolarmente privilegiata permette una vista splendida sul territorio della Capitanata, spaziando per il Tavoliere delle Puglie fino a vedere Bari ed il Subappennino Dauno. Per questo motivo è stata soprannominata Il “Balcone delle Puglie”.

Balle di fieno per mangime degli animali in Puglia

Ma forse il pregio maggiore di Rignano Garganico, è la Grotta Paglicci, un vero e proprio patrimonio archeologico la cui importanza è di rilevanza internazionale. In essa i ricercatori hanno portato alla luce migliaia di reperti risalenti al Paleolitico e una bella serie di pitture parietali. Nelle vicinanze si possono trovare anche i dolmen, uno in località di Lamasecca e l’altro Piana della Madonna di Cristo.

Tra le escursioni interessanti la visita alla Grotta degli Spagnoli ed alla Dolina Centopozzi.

Ascoli Satriano

Situata su tre colli Ascoli Satriano domina la Valle dell’Ofanto da un lato e la Premurgia dall’alto, ed è una delle cittadine più interessanti della provincia di Foggia.

Dall’alto della città si gode di uno splendido panorama che spazia in tutte le direzioni, sulla piana del Tavoliere fino a Manfredonia, e, all’opposto, fino ai monti della Lucania e dell’Irpinia.

Già centro abitato sviluppato in epoca romana, subirà le stesse vicissitudini di altre città pugliesi, distrutta dai saraceni e poi bizantina, normanna e poi aragonese. Interessante il centro storico, di chiara urbanistica medievale, dove si possono visitare i più interessanti monumenti della città:

  • il Castello del tredicesimo secolo e che in seguito sarà trasformato in residenza signorile.
  • il Duomo di architettura romanico-gotica del dodicesimo secolo
  • Il ponte romano sul Torrente Carapelle fuori dal centro abitato

Le feste di Ascoli Satriano

Tra le feste religiose che si celebravano nell’antico borgo di Ascoli Satriano quella che oggi è sopravvissuta è la festa dedicata a San Potito patrono della città.

Fiore puglia

I riti legati a questa festività sarebbero collegabili ai più antichi culti mediterranei propiziatori della fecondità e della fertilità della terra con il ritorno della natura alla vita.
Infatti la tradizione vuole che gli abitanti di Ascoli Satriano invochino il Santo per chiedere la protezione contro una delle maggiori e peggiori calamità del paese, la siccità.
Durante la processione che si svolge nella giornata del 13 Gennaio il busto argenteo del Santo del XVII secolo sfila in processione per i vicoli della cittadina. Da Piazza Plebiscito parte anche il tradizionale Ciucciu, un cavallo in cartapesta realizzato per l’occasione e che alla fine della cerimonia sarà bruciato davanti a tutti.

La Chiesa di San Potito Martire, risalente XVII secolo ha le linee della classica architettura francescana. Il contiguo convento conserva un meraviglioso pozzo in pietra e l’altare maggiore è dominato da un suggestivo crocifisso.

Corteo Medioevale di Manfredonia

Un aspetto fondamentale del senso di identità e di appartenenza che anima la cultura locale della Puglia, è dato dalle manifestazioni storiche dotate di un buon livello di spettacolarità; per esempio a Manfredonia, uno spettacolare corteo storico rievoca la fondazione della bellissima cittadina, avvenuta oltre 750 anni orsono.
Numerose manifestazioni in  costume, più o meno conosciute e importanti, a Manfredonia sono connotate da un preciso orientamento verso un passato tradizionale: queste manifestazioni folcloristiche vogliono attrarre l’attenzione e la curiosità dei turisti, ma esibiscono anche forti elementi di coinvolgimento da parte dei ceti popolari.

In una spettacolare rievocazione storica la città di Manfredonia, anche per il 2012 fa rivivere la vita e i costumi medioevali. Dame e cavalieri canteranno serenate d’amore, passeggeranno per le vie della città riccamente decorate di fiori e bandiere e, durante la notte, illuminate dalle torce. In questa particolare cornice, spettacoli teatrali, canti, cori, concerti, danze, esibizioni di arcieri, balestrieri e sbandieratori gareggeranno in imponenti sfide. Non mancheranno neanche gli artisti di strada.

Un corteo spettacolare rievocherà l’importante momento della fondazione della città che Manfredi di Svevia aveva pensato come capitale del suo futuro regno e alla quale aveva dato il suo nome.  Il “Corteo Storico di Re Manfredi” si snoderà come ogni anno lungo Corso Manfredi fino a piazza Castello a ridosso del castello Svevo-Angioino, in onore del fondatore della città, Re Manfredi di Svevia.

Si tratta di un viaggio nel passato che fa rivivere antichi costumi e culture e insieme un’occasione per una gita alla scoperta del territorio e delle sue tradizioni: con l’arrivo della primavera, Manfredonia torna a proporre ai turisti e ai cittadini il circuito delle rievocazioni che ricostruisce celebri vicende locali con notevole accuratezza e fedeltà storica.
Singolare e di notevole interesse, sarà anche l’ esposizione del tesoro di re Manfredi: monili e gioielli dell’epoca, monete, suppellettili e armi da cerimonia che giovani artigiani hanno realizzato con entusiasmo.
Ovviamente il tutto sarà allietato da musica medievale suonata da giovani artisti, e arricchito dalla degustazione di alcune pietanze tipiche medievali negli spazi antistanti il Castello.

Oltre a presentare al grande pubblico la ricostruzione di fatti che compaiono nelle cronache di un tempo e nei libri di storia, il viaggio a ritroso che il territorio di Manfredonia compie tutti gli anni, offre uno spaccato della vita quotidiana nei secoli del periodo medievale. È un’importante operazione di difesa della cultura locale, che crea un indotto e un richiamo turistico non indifferenti e che consente di valorizzare località in cui particolarmente viva e forte è la memoria del passato.

Il Carnevale Dauno

Tra le belle iniziative ed eventi che caratterizzano il carnevale in Puglia da non mancare il Carnevale Dauno che si tiene ogni anno a Manfredonia, cittadina di grandi dimensioni posta al centro dell’omonimo golfo.

Istituito nell’immediato dopoguerra il Carnevale Dauno fa esplicito riferimento alle antiche celebrazioni dionisiache ed ai baccanali, gli antichi riti propiziatori cari al culto pagano che rappresentavano non solo un momento di festa e di ben augurio ma anche l’occasione per prendersi gioco dei potenti e delle usanze tradizionali.

A quel carattere sbeffeggiante ed irridente fa riferimento la sfilata dei carri allegorici, le cui enormi statue di cartapesta sovente fanno riferimento, prendendoli in giro, a fatti e temi importanti della politica e del costume contemporaneo. Unica nel suo genere poi è la Sfilata delle Meraviglie, a cui partecipano più di tremila bambini delle scuole elementari e materne.

La sfilata di carri allegorici a Manfredonia con il Carnevale Dauno è stato dichiarato dalla Regione Puglia “manifestazione di interesse regionale” e associato alla F.I.C. (Federazione Italiana Carnevali). Abbinato a numerose manifestazioni collaterali, risulta uno dei carnevali più famosi nell’intera penisola grazie anche alle famose maschere “personaggio” che vengono realizzate di anno in anno, e che traggono origine come strumento di satira sociale, prendono spunto anche dagli eroi di film e di cartoni animati.

I riti del Carnevale di Siponto (l’antica città di Manfredonia), hanno origini antichissime, probabilmente risalenti al VII e VI sec. a.C., le cui testimonianze potrebbero essere rappresentate sulle Stele Daunie posizionate all’interno del Castello, nel Museo Archeologico: si tratta di oltre 2000 pezzi di lastre di pietra, con su incisa l’immagine di guerrieri e di donne, oltre a scene di vita domestica, scene di pesca, mostri e rituali tipo carnevale.
Oggi il Carnevale Dauno è uno dei più importanti e suggestivi d’Italia e ogni anno richiama migliaia di spettatori ad assistere alle sfilate di carri allegorici di cartapesta: si dice che già nel ’600 a Manfredonia la cartapesta venisse impiegata per eseguire statue sacre e non, ma il suo utilizzo per la realizzazione di mascheroni per carri allegorici è molto recente.
Per eseguire le maschere di cartapesta infatti bisogna attuare delle fasi ben precise: una volta scelto il soggetto della maschera, i maestri cartapestai di Manfredonia preparano l’argilla e durante l’esecuzione dei particolari bisogna accentuare con particolare cura sia le forme che le sporgenze, poiché questi sparirebbero se non curati al momento della successiva fase del calco. Quest’ultimo si eseguirà dopo aver spennellato con olio il lavoro realizzato. Per attuare lo stampo i maestri di Manfredonia utilizzano del comune gesso, che opportunamente mescolato con acqua viene spalmato sulla creta per uno spessore di circa 8-10 centimetri, affinché questi, quando verrà staccato dalla matrice, non si spezzi. Solo dopo inizia la “vera” lavorazione della cartapesta, che di anno in anno impegna per molti mesi i Maestri dauni.

Varie sono le manifestazioni legate a questo carnevale che è uno dei più importanti dell’Italia del sud. Sfilate di maschere, spettacoli bandistici, spettacoli musicali, stand di gastronomia con le specialità del Gargano.

Pizze al forno a legna


Per il 2013 è prevista la manifestazione teatrale per le scuole, intitolata “20 Minuti con il tuo Carnevale”: le trame, liberamente ideate dai docenti, saranno interpretate dai ragazzi di tutte le scuole di Manfredonia, per dare libero sfogo alla fantasia, creatività e allegria, cose comuni sia al teatro che al carnevale; sketch, canti popolari, poesie e sit- comics, rappresenteranno il mezzo ideale per infondere e divulgare la cultura e le tradizioni locali.

Un’altra iniziativa del 2013 è il concorso “Carnevale tra le muse”: il concorso consiste nella composizione di una poesia o di un racconto in italiano o in dialetto, su un tema inerente al Carnevale. Anche “Carnevale in vetrina” verrà ripetuto nell’edizione 2013: consiste nell’allestimento, con ogni tipo di materiale, di una vetrina secondo la tradizione carnevalesca.  Le vetrine dei negozi verranno allestite e illuminate di sera e saranno visibili per il periodo dal 7 febbraio 2013 al 16 febbraio 2013, anche nei giorni festivi.

Una delle manifestazioni collaterali più attese durante il carnevale di Manfredonia, è il “Veglioncino dei bambini”, un concorso destinato ai più giovani (età minima 2 anni) che consiste nella presentazione di costumi in maschera inediti, realizzati artigianalmente; la partecipazione al concorso è consentita a singoli, coppie e gruppi composti da un minimo di 5 a un massimo di 20 persone. Sono previsti premi con trofei per la maschera o il gruppo più originale, l’interpretazione del personaggio e la lavorazione del vestito.

Anna Maria Ciardo
Anna Maria Ciardo